La nobile famiglia Schio, di probabile origine vicentina, si insediò ad Aune nel XVI secolo essendo infeudati del luogo dalla Repubblica di Venezia. Rapidamente si affermarono come abili mercanti dediti al commercio di carbone, legname e soprattutto lana. Il palazzo attuale, chiamato anche palàzo de fero per la sua possenza, venne costruito nel XVIII secolo e si presenta come un massiccio corpo edilizio cubico, dai caratteristici scuri bicolori. All'interno, tripartito dallo scalone ed oggi notevolmente trasformato, sono pregevoli le teste scolpite nelle chiavi d’arco.
All'ultimo piano vi sono rappresentati un pellicano e una colomba, di chiaro significato cristiano. Questo edificio, un tempo circondato da stalle e locande, non era solo utilizzato come abitazione dai proprietari, ma anche per ospitare i mercanti di passaggio con cui si intrattenevano rapporti d’affari. Il periodo di maggior fortuna della famiglia, nel Settecento, coincise anche con l’ampliamento della chiesa e con la costruzione del campanile, lavori che probabilmente senza l’intervento degli Schio non sarebbero stati realizzati.