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È un villaggio di probabile origine romana situato alle pendici occidentali del Monte Avena. Il toponimo sarebbe di origine etrusca, esattamente come quello di Ramen che indica la proprietà del luogo. Il suo sviluppo si deve al passaggio poco più a valle della Via Paolina a cui era collegato da una diramazione e al fortilizio di presidio posseduto dalla nobile famiglia Da Fallero presso Panizzer. Il castello fu demolito nel XV secolo, ma è rimasta, nell'attuale gruppo di case, la testimonianza del borgo annesso. Parte del territorio, specialmente nelle località più isolate, venne poi colonizzato nel Duecento dagli esuli di lingua tedesca fuggiti dalle miniere del Trentino.
Contemporaneamente si venne strutturando la Regola, documentata dal 1557, quando furono definiti i confini territoriali ponendo dei termini in pietra, ratificati per l'ultima volta nel 1805. Varie dispute con i fonzasini furono registrate nel 1621 e nel 1757 per il taglio abusivo di piante. Nel 1626 la Repubblica Veneta stabilì i terreni comuni della Regola, divisi tra boschi e pascoli. Tali possedimenti vennero nuovamente censiti nel 1725.
Spiritualmente dipendente dalla Pieve di Servo, dalla prima metà del Settecento Faller fu elevata a curazia con residenza stabile di un sacerdote.
Come da consuetudine, fino al 1845 il vecchio cimitero si trovava intorno alla chiesa, mentre un'area esterna era destinata alla sepoltura dei morti per il colera: è il “Pian dei mort”, vicino alle scuole.
Nel 1848, durante la guerra d’indipendenza contro l’Austria, venne costruito un fortilizio provvisorio, poi smantellato dagli imperiali.
Nel corso dell'Ottocento anche Faller fu interessato, al pari dei villaggi vicini, da un notevole fenomeno migratorio. Dapprima di tipo temporaneo, assunse progressivamente caratteri permanenti. Verso la fine del secolo minatori rientranti dalla Prussia trapiantarono alcuni meli che, moltiplicandosi, divennero ben presto una importante fonte di reddito.
Nel 1961 l’ottocentesca strada dei forti (1886) fu sostituita dall'attuale per Terna e ponte Serra. Dal 1974 alla Mela Prussiana si aggiunse la coltivazione della fragola, mentre nel 1978 fu costituita una cooperativa agricola che portò alla realizzazione della grande stalla sociale, funzionante dal 1981, ed oggi purtroppo in disuso.
In località Cima Loreto (905 m), presso la cresta che domina la piana di Fonzaso, un vasto possedimento venne lasciato ai Figli della Carità, o Canossiani, che nel 1934 vi costruirono una chiesa e restaurarono la casera, da allora utilizzata come colonia estiva per i ragazzi dei collegi del Veneto. Oggi la struttura, ampliata e ammodernata, ospita gruppi giovanili di ispirazione cristiana.
Tra le località del territorio si ricordano Panizzer (con un sacello del 1863), Ramen e, sulla strada per Ponte Serra, Terna dove un edificio presenta chiare caratteristiche settecentesche. A Noaia, lungo la vecchia strada per Terna, vi è un capitello seicentesco rifatto nel 1836 dedicandolo a Santa Filomena in segno di profonda devozione.
Per incoraggiare la debole economia locale, nel 1883 fu costruita la latteria turnaria (casel), sopra la quale nei primi decenni del Novecento fu eretta la scuola, e nel 1886 la Cassa Rurale, nella forma di società cooperativa, che cessò l’attività nel 1923. Durante la Prima Guerra Mondiale, nel novembre del 1917, tra le case del paese venne combattuta la breve battaglia di ripiegamento che consentì a migliaia di soldati italiani di mettersi in salvo.
Con il progresso migliorò gradualmente la qualità della vita: un moderno acquedotto che capta al-cune sorgenti del Monte Avena venne realizzato nel 1936, soppiantando la fontana-lavatoio settecentesca, un tempo coperta, posta a valle del paese.