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Chiesa di San Zenone Vescovo

Zorzoi

La parrocchiale, ad aula unica, sorge su di un piccolo poggio in posizione dominante sul paese, probabilmente sul sedime di un’antica torre di guardia. L’originario impianto d’inizio Cinquecento presenta forme tipicamente tardo-gotiche modificate in chiave barocca dai radicali lavori di amplia-mento cominciati nel 1717, quando venne eretto l’altare laterale dedicato a San Giuseppe. La chiesa venne quindi consacrata dal Vescovo Suarez nel 1734.
In facciata, sopra il portale, emergono tracce di un affresco in cui si distinguono due putti databili al XVII Secolo.
All'interno l’altare maggiore in pietra, settecentesco, ha una pala di anonimo raffigurante il Padre Eterno e Madonna con Bambino tra i Santi Zenone e Silvestro (inizi XVI Sec.), afferibile alla maniera del bassanese Andrea Nasocchio che intorno al 1514 risulta attivo a Sorriva. La tavola fu successivamente divisa in quattro parti per permettere l’inserimento del grande tabernacolo barocco. Ai lati si ergono le statue di Sant'Antonio da Padova e del Beato Bernardino da Feltre. Nella cappella laterale, realizzata nella prima metà del Novecento, spicca la tela della Morte di San Giuseppe (XVIII Secolo, maniera di Antonio Balestra).
Pareti e soffitto sono decorati con stucchi settecenteschi ed impreziositi da finte tarsie marmoree di-pinte, illuminate da grandi finestroni semicircolari. Una Via Crucis a stampa ottocentesca circonda l’aula che culmina con due nicchie contenenti le statue novecentesche dell’Immacolata e del Sacro Cuore di Gesù. Sulla piccola cantoria lignea sovrastante l’ingresso principale vi è la cassa settecentesca di un organo a canne asportato durante il primo conflitto mondiale ed ora sostituito con un nuovo strumento liturgico.
Lungo la scalinata d’accesso alla chiesa si trovano le 14 edicole della Via Crucis con pregevoli mosaici realizzati dalla Scuola Mosaicisti del Friuli (Spilimbergo) su disegni dell’artista lamonese Antonio Bottegal.